ELISA CORNACCHIA e CHIARA FANTACCIONE
Cornacchia
Burattini
Cornacchia
Burattini
Cornacchia
Rinascita
Cornacchia
Rinascita
Cornacchia
Rinascita
Cornacchia
Impotenza
Cornacchia
Ego nel divenire 2018
(8)-Cornacchia—Teatrino-mentale-17-tonalità-calda
Fantaccione—
Suite Cianotipie – senza titolo
Fantaccione
senza titolo n2
Fantaccione
senza titolo n3
Fantaccione
senza titolo n5
Fantaccione
senza titolo n6
Fantaccione
senza titolo n7
Il Presidente della Fondazione Giovanni Marani
Il Sindaco di Suzzara
Il curatore Mauro Carrera
ELISA CORNACCHIA e CHIARA FANTACCIONE
21 aprile – 12 maggio 2018
GALLERIA DEL PREMIO SUZZARA
a cura di MAURO CARRERA
Inaugurazione Sabato 21 Aprile 2018 ore 18,00
Anche quest’anno come il precedente, la Fondazione “F. Bertazzoni”ha voluto presentare a Suzzara, in una mostra congiunta della durata di tre settimane, le opere dei vincitori del Premio “Arte in Arti e Mestieri” nella Galleria del Premio. Come da qualche anno a tutti i vincitori della rassegna, alle due giovani artiste Elisa Cornacchiae Chiara Fantaccione è dedicata anche una mostra virtuale a cura del VAM – Virtual Art Museum.
Nelle sue opere Elisa Cornacchia mostra una notevole versatilità. La libera e autonoma combinazione delle tecniche incisorie (acquatinta, acquaforte, ceramolle, maniera nera, maniera allo zucchero su zinco, puntasecca, ecc.) le consente un efficace grammatica espressiva. Essa, coniugata con una introspezione immaginifica e un’autenticità del sentire, la conduce alla realizzazione di scenari onirici e di una alternativa piattaforma di comunicazione. Il percorso nella scultura e nel modellato è più meditato e lento, esprimendosi con una ricerca puntuale nell’anatomia e con la scelta della terracotta patinata come materiale d’elezione. La gestazione della figura consente il disvelarsi di nuove possibilità espressive. Nell’attesa…
L’audace impiego di primarie tecniche di stampa ed impressione (cianotipia, rilievografia, calcografia) e la scelta di servirsi del colore come linguaggio primario, consentono a Chiara Fantaccione di farci osservare da vicino l’invisibile. “So do you?“, non un titolo ma l’eco di una frase sospesa che conduce la conversazione a ripartire dove ci pare l’avevamo lasciata, smentisce, in forma di sottotitolo, la sua stessa assenza. I titoli avrebbero potuto dirci qualcosa, ma non si usa più. L’aristocrazia è ormai fuori legge, il mistero ha occupato il suo posto. Il sapere tecnico ci rimette in carreggiata anche se tutto è colore, pieno e saturo, ma non vuole esser perfetto. Klein è uscito da poco e non ha lasciato detto quando farà ritorno in studio. Nell’attesa…
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Mauro Carrera