Ciro Chianese
“À rebours”
a cura di Mauro Carrera
Ciro Chianese
“À rebours”
a cura di Mauro Carrera
Ciro Chianese, nato a Napoli nel 1989, si è diplomato presso il Liceo Artistico Ettore Majorana di Pozzuoli e laureato in Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli. L’artista ha iniziato il suo percorso espositivo nel 2012 e ha attualmente al suo attivo un cospicuo numero di partecipazioni a collettive in Italia e all’estero. Nel 2015, in occasione della Biennale di Venezia, è stato coinvolto in un workshop di scultura con Nino Longobardi. Ha partecipato a una collettiva presso la Royal Opera Arcade (ROA) Gallery di Londra e ha vinto il Premio del Pubblico della rassegna Arte in Arti e Mestieri 2015, consistente in una esposizione virtuale presso il VAM – Virtual Art Musem, la prima per il giovane scultore.
Singolare e à rebours è il percorso di ricerca di Chianese. Nell’epoca della virtualità e della tecnologia ormai a portata di tutti ma per tutti indecifrabile, l’artista ha rivolto la sua attenzione alla Natura. La contiguità e l’impiego dei materiali di origine naturale (pietra, terra, legno, foglie, semi) nella realizzazione delle sue opere è affatto ideologica e tradisce un’intensa partecipazione spirituale al processo creativo. Con la freschezza della sua giovane età, Chianese si prefigge obiettivi persuasivi nei confronti del pubblico cui suggerisce un ritorno alla Madre Terra. Le sue opere paiono i giochi dei papà di un tempo, quelli che giocavano con i figli fingendosi tecnologi dell’«età della pietra». La consapevolezza delle criticità proprie della società contemporanea, sempre più alienata e snaturata, lo induce a lanciare nel maremagnum artistico il suo personale messaggio nella bottiglia. L’essere umano pare aver smarrito il suo originario cordone ombelicale con il suo habitat, “cui” e non “che gli” appartiene. Sintomatico dell’attuale cortocircuito identitario è che la sua bottiglia (in vetro assolutamente riciclabile) è finita nell’oceano navigabile del World Wide Web.
Mauro Carrera